Page 59 - Griselidis
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«Non c’è meno gioia per chi le rende
Di quanta ce ne sia per chi le riprende,
Per mettermi alla prova il mio sposo mi tormenta –
Disse lei – e vedo bene che mi fa soffrire
Solo per svegliare la mia virtù che langue,
E potrebbe svanire per un lungo riposo.
Se non ha questo disegno, sono però sicura
Che così si comporta verso di me il Signore
E che di tanti mali la dolorosa durata
Vuole provare la mia costanza e la mia fede.
Mentre tante infelicità
Si susseguono senza limiti
Per mille vie pericolose
Seguendo falsi a vani piaceri,
Mentre il Signore nella sua lenta giustizia
Le lascia andare sull’orlo del precipizio
Senza partecipare al loro rischio,
In un atto della sua bontà suprema
Mi ha scelto come una figlia prediletta,
E si impegna a correggermi.
Amiamo dunque il suo rigore utilmente crudele,
Non si è felici se non quando si è sofferto,
Amiamo la sua bontà paterna
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