Page 61 - Griselidis
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E la mano della quale si serve.
Il principe vedendo che obbediva senza costrizione
A tutti i suoi comandi perentori:
«Vedo su cosa poggia questa finta virtù –
Disse, «e quel che rende superflui tutti i miei colpi,
È che hanno diretto il loro colpo
Verso un bersaglio dove non c’è più amore.
Alla sua creatura, alla piccola principessa
Ha dedicato tutta la sua tenerezza;
Se voglio riuscire a metterla alla prova
E verso di lei che devo mirare,
E là che mi posso disingannare.
Lei veniva a dare la mammella
Al tenero oggetto del suo ardente amore,
Che giocava col seno sul quale era appoggiata
E rideva guardandola:
«Vedo bene che l’amate – le disse – eppure
Ve la devo togliere in questa età ancora tenera
Per forgiarne il costume e preservarla
Da certe cattive maniere che potrebbe prendere da voi;
La mia buona sorte mi ha fatto trovare
Una dama di spirito che la saprà allevare
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