Page 25 - Griselidis
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Colmato dalle dolci fantasie
            Che ispirano i grandi boschi, le acque e le praterie,
            Sente d’improvviso il suo cuore e i suoi occhi
            Colpiti dall’oggetto più gradevole,
            Il più dolce e il più amabile
            Che mai aveva visto sotto il cielo.


            Era una giovane pastorella
            Che filava sul ciglio d’un ruscello,
            E mentre pascolava il suo gregge,
            Con mano donnesca e sapiente
            Girava il suo agile fuso.


            Avrebbe potuto domare i cuori più selvaggi;
            La sua pelle era bianca come i gigli,
            E la sua naturale freschezza
            Era stata sempre preservata dall’ombra dei boschetti:
            La sua bocca aveva dell’infanzia la grazia intatta,
            E i suoi occhi, addolciti da una palpebra bruna,
            Erano più azzurri del cielo
            E splendevano più del firmamento.


            Il principe ardente infilandosi nel bosco
            Contempla le bellezze con l’anima commossa,
            Ma il rumore dei suoi passi



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