Page 23 - Griselidis
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Se è informato da uno dei suoi,
Se è tutto pronto, se seguono una traccia,
Ordina che subito cominci la caccia
E fa avventare sul cervo i cani.
Il suono dei corni che rimbomba,
Lo strepito dei cavalli che nitriscono
E i latrati penetranti dei cani
Riempiono la foresta di tumulto e di agitazione,
E mentre l’eco incessante li raddoppia,
Penetrano col frastuono nel bosco più fitto.
Il principe, per caso o per destino,
Prese una via traversa, dove nessuno
Dei suoi cacciatori lo seguì;
Più correva, più da loro era lontano:
Ormai si era perso, e più non sentiva
Né i corni né i cani.
Dove lo aveva portato la strana avventura,
Chiaro di ruscelli e ombra di verzura,
Colmava gli spiriti di una strana paura;
La semplice e ingenua natura
Vi si svelava così bella e pura
Che mille volte benedisse il suo errore.
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