Page 26 - Doralice
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Il re, inteso il tutto, con consentimento della
madre in moglie la prese, e con esso lei generò
duo figliuoli.
Tebaldo continovando nel suo malvagio e
perfido volere, non trovando la figliuola che
piú giorni cercata e ricercata aveva, s’imaginò
che nello armaio venduto nascosa si fusse, e
uscitane fuori andare per lo mondo errando.
Laonde vinto dalla ira e dal sdegno, deliberò
provar sua ventura se in luoco alcuno trovare
la potesse. E vestitosi da mercatante e prese
molte gioie e lavorieri tutti d’oro a maraviglia
lavorati, da Salerno isconosciuto si partí, e
scorrendo per diversi paesi, s’abbattè in colui
che prima l’armaio comperato aveva, e
dimandòlo se di quello era riuscito in bene e
alle mani di chi era pervenuto. A cui il
mercatante rispose averlo venduto al re de
Inghilterra e averne guadagnato altrettanto di
quello che gli era costo. Il che intendendo,
Tebaldo si rallegrò, e verso Inghilterra prese il
cammino, e aggiunto ed entrato nella cittá
regale, pose per ordine alle mura del palagio
le gioie e lavorieri, tra’ quai erano fusi e
rocche; e gridare incominciò:
- Fusi e rocche, donne! -
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