Page 30 - Doralice
P. 30
Venuta la notte, e fingendo il mercatante di
esser stanco, una delle damigelle lo menò
nella camera i figliuoli del re, dove era
apparecchiato un bellissimo letto, e innanzi
che lo ponesse a riposare, disse la dongella:
- Padre mio, avete voi sete? -
A cui rispose:
- Si, figliuola mia -.
E preso un bicchiere che d’argento pareva, li
porse l’allopiato vino. Ma il mercatante
malizioso e astuto prese il bicchiere, e
fingendo di bere, tutto il vino sopra le
vestimenta sparse e andossene a riposare.
Era nella camera de’ fanciulli un usciolo, per
lo quale nella stanza della reina entrare si
poteva. Il mercatante nella mezza notte,
parendoli ogni cosa cheta, tacitamente nella
camera della reina entrò e, accostatosi al letto,
le tolse un coltellino che per l’adietro
adocchiato aveva, che la reina al lato portava, e
gittosene alla culla dov’erano i fanciulli, ambe
duo uccise, e subito il coltellino cosí
sanguinoso nella guagina ripose, e aperta una
finestra, si calò giú con una fune tutta nodosa;
e la mattina nell’aurora andatosene ad una
barbaria, si fece radare la lunga barba, acciò
___
30