Page 237 - Bulbul Hezar
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voi stessi, eravate pietre nere, come i vostri cavalli, che vi
stanno aspettando: potete ben vederlo. Se poi volete sapere
come è avvenuta questa meraviglia, io vi dico - continuò,
indicando la brocca, che, non avendone più bisogno, aveva già
poggiato ai piedi della montagna, - che è accaduto per la virtù
dell’acqua di cui era piena questa brocca, che io ho versato su
ogni pietra. Dopo aver fatto mio schiavo l’uccello Bulbul Hezar,
che canta e parla e dice la verità – eccolo qui nella gabbia – e
aver trovato, servendomi di lui, l’albero che canta, del quale ho
un ramo, e l’acqua color dell'oro, della quale ho riempito
questa boccetta, io non ho voluto ritornare senza riportarvi a
casa con me, e ho costretto Bulbul Hezar, grazie al potere che
ho ottenuto su di lui, a realizzare questo mio desiderio, e lui mi
ha fatto trovare questa brocca, e mi ha insegnato come usarla.
I principi Bahman e Perviz da questo discorso riconobbero
tutto quello che dovevano alla principessa loro sorella, e lo
capirono allo stesso tempo anche i cavalieri che si erano raccolti
intorno a loro e avevano udito il discorso della principessa.
Allora presero la parola, per dirle che, ben lungi dall’essere
invidiosi per quello che era riuscita a conquistare, a cui loro
stessi avevano aspirato, non avevano altro modo di manifestarle
la ___
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