Page 235 - Bulbul Hezar
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mancherò di esaudire il tuo desiderio. Volgi ora lo sguardo
             intorno a te, e cerca di vedere se c’è una brocca. – Ecco, l’ho

             vista, - disse la principessa. – Prendila - disse Bulbul Hezar, -
             avviati a valle. Mentre scendi versa un po' dell’acqua di cui è
             colma su ogni pietra nera che vedi: questo è il modo per
             ritrovare i tuoi due fratelli.
             La principessa Parizade prese la brocca, e portando con sé la
             gabbia con l'uccello, la bottiglietta e il ramo, mano a mano che
             discendeva versava un po’ d’acqua su ogni pietra nera che

             trovava, e tutte si trasformavano in uomini. E siccome lei non ne
             trascurò nemmeno una, riapparvero anche tutti i cavalli, sia dei
             principi suoi fratelli che degli altri cavalieri. E così che riconobbe
             i principi Bahman e Perviz, e anche loro la riconobbero e subito
             la abbracciarono. Abbracciandoli a sua volta e manifestando il suo
             immenso stupore, disse: - Miei cari fratelli, che fate mai qui? –
             Quando loro le risposero che erano a dormire, - Sì, ma senza di
             me, - disse, - il vostro sonno durerebbe ancora, e avreste potuto
             dormire fino al giorno del giudizio. Non vi ricordate che siete

             venuti a cercare l'uccello che parla, l'albero che canta e l'acqua
             color dell'oro, e di aver visto al vostro arrivo le pietre nere delle
             quali era disseminato questo luogo? Guardate, ditemi se riuscite
             a vederne anche una sola. Tutti i cavalieri che ci circondano, e
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