Page 9 - Tour del primo amore che non si scorda mai
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SESTA TAPPA: IL PRINCIPE RANOCCHIO
   CLAUDIA CHELLINI E ADALINDA GASPARINI , 2014

    Lasciamo il reame di Pelle d’Asino ed entriamo nel terzo, dove troviamo una
    principessina solitaria, che passa molto del suo tempo a giocare con una
    palla d’oro, regalo del re padre che simbolicamente rimanda alla perfezione,
    sia per la forma che per il suo materiale. Questo gioco ideale si interrompe
    quando la palla cade in una fonte così profonda che solo un ranocchio può
    ridargliela. In cambio si fa promettere che la principessina lo lascerà
    mangiare dal suo piattino e dormire sul suo cuscino. Ma lei, riavuta la palla,
    cerca di scacciare il ranocchio quando si presenta a palazzo, e tocca al re
    padre ricordarle che le promesse vanno mantenute. Vediamo quindi un
    padre che a differenza dei padri precedenti spinge la figlia a incontrare il
    diverso con la sua parola. Quando la palla d’oro paterna si perde, il viscido
    ranocchietto la restituisce, avviandone la trasformazione da ideale infantile
    _                             a strumento di accesso all'età adulta della
                                  principessa e alla propria trasformazione.
                                  Il ranocchio torna principe solo quando
                                  può    avvicinarsi  alla   principessa,
                                  ricevendone un bacio. Si realizza così
                                  quell’etica della relazione, che nulla deve
                                  al moralismo del senso comune: ci si
                                  libera liberando, si cresce favorendo la
                                  crescita  dell’altro,  amandolo  proprio
                                  quando sembra che non possa o non
                                  voglia la nostra vicinanza.
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