Page 10 - Tour del primo amore che non si scorda mai
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SETTIMA TAPPA: BELINDU IL MOSTRO
    FIABA POPOLARE SARDA CATALANA, PIER ENEA GUARNERIO, 1886

    La seconda fiaba del terzo reame è Belindu, il cui sviluppo narrativo ci fa
    capire che siamo in presenza di una variante popolare de La Bella e la Bestia.
    La fanciulla, che si chiama Maria, è legata da uno speciale amore al padre,
    ridotto in miseria, e lo aiuta raccogliendo fiori per farne mazzolini da
    vendere. In questa fiaba la protagonista oltre alle sorelle ha anche la madre.
    Quando è nel castello prigioniera del mostro, che pure la tratta come una
    principessa, Il suo desiderio di tornare a casa si manifesta due volte: la prima
    per dare l’ultimo saluto al padre moribondo, la seconda alla madre. Come in
    altre fiabe simili Maria la prima volta rispetta il patto col suo carceriere
    innamorato e torna a casa in tempo. Ma la seconda volta ascolta le sorelle e
    ritarda la partenza tanto che il povero mostro Belindu è moribondo.

                                  L’ideale di perfezione infantile, che ne La
                                  Bella e la Bestia è tutto concentrato sul
                                  rapporto con il padre, qui si trova
                                  rafforzato. Come dire che è nella famiglia
                                  d’origine che Maria trova il suo ideale di
                                  amore, al quale rimane fedele fino a
                                  perdere, a differenza di Bella, la magia
                                  che le ha dato il Mostro per rinnovare
                                  l’incontro. La giovane dovrà fare un lungo
                                  cammino per ritrovare il suo Belindu e
                                  poterlo, finalmente, umanizzare.
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