Page 31 - Griselidis
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-   Della mia buona sorte – disse, - mai
            Renderò troppe grazie agli dei;
            Da tanto tempo frequento questi luoghi,
            Ma fino ad oggi avevo ignorato
            Quel che contengono di più prezioso.


            In quel mentre lo vede che si abbassa
            Sull’umida riva del ruscello,
            Per calmare nella sua acqua corrente
            La sete ardente che lo opprime.
            -   Signore, aspettate un momento –
            Lei dice –correndo prontamente
            Verso la sua capanna a prendere una tazza
            Che con gioia e buona grazia,
            Porge a questo nuovo amante.


            I vasi preziosi di agata e cristallo
            Dove l’oro prorompe in ogni dove,
            Cesellato con arte bizzarra e raffinata,
            Non gli parvero mai, con quell’inutile sfarzo,
            Tanto belli come quel vaso d’argilla
            Che gli porse la pastorella.


            Frattanto per trovare una comoda via
            Che porti il principe alla città,



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