Page 47 - Le figlie dell'erbivendolo
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vestirsi con i loro abiti più belli. Poi, all’ora
giusta uscirono principescamente abbigliati
portando con sé l’uccello che parla.
Il re li portò a visitare tutto il palazzo, e li
trattava con grande considerazione. Venne
l’ora di pranzo, e si sedettero a tavola.
«Suvvia, uccello parlante,» gli disse il re,
«domenica scorsa mi hai promesso che oggi
avresti parlato. E ora non dici nulla?»
Allora l’Uccello gli raccontò tutta la storia di
quando era andato ad ascoltare dietro la porta
le tre sorelle a quando aveva condannato la sua
povera sposa a girare la macina. E poi gli disse:
«Ecco i vostri figli, e vostra moglie, allamacina
del mulino, sta morendo.»
Avendo sentito tutto questo, il re corse ad
abbracciare il suoi figli, scese giù e andò al
mulino dalla sua povera sposa che stava
morendo, ormai ridotta a pelle e ossa. SI
inginocchiò davanti a lei e le chiese perdono.
Ordinò di convocare le sue cognate e la
mammana e se le fece venire davanti, e poi
disse all’Uccello: «Uccello, tu che hai
raccontato tutta la storia, pronuncia la
sentenza.» «Volete la sentenza, Maestà? La
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