Page 99 - Bulbul Hezar
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Quando i due principi ebbero l’età giusta, il sovrintendente ai
             giardini assegnò loro un maestro perché imparassero a leggere e

             scrivere, e la principessa loro sorella, che assisteva alle loro
             lezioni, mostrò un desiderio così vivo d'imparare a leggere e
             scrivere, che il sovrintendente, stupito di una tale disposizione,
             assegnò quel maestro anche a lei. Animata dal desiderio di non
             essere da meno dei principi suoi fratelli, con la sua vivacità e la
             sua intelligenza penetrante divenne ben presto brava come loro.
             Da allora i fratelli e la sorella ebbero sempre gli stessi maestri

             nelle belle arti, nella geografia, nella poesia, nella storia e nelle
             scienze, anche nelle scienze segrete. E siccome non vi trovavano
             nessuna difficoltà, progredirono così magnificamente che i loro
             maestri rimasero stupefatti, tanto che ben presto confessarono
             senza mezzi termini che se i tre giovani avessero continuato così
             sarebbero arrivati molto più lontano di loro. Nelle ore di
             ricreazione la principessa si dedicò all'arte della musica,
             imparando a cantare con grazia e a suonare molti strumenti.
             Anche quando i principi impararono a cavalcare, lei non volle

             esser da meno di loro, ed esercitandosi insieme ai fratelli
             imparò a montare a cavallo, a lanciare la freccia e il giavellotto
             con la loro stessa destrezza, e nella corsa spesso li superava. Il
             sovrintendente ai giardini, che era al settimo cielo ______



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