Page 101 - Bulbul Hezar
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vedendo che i suoi figli erano così dotati di ogni perfezione nel
             corpo come nello spirito, e visto che avevano messo a frutto la

             somma che aveva investito nella loro educazione in misura
             nettamente superiore a quanto avesse mai immaginato, ne
             investì in loro favore una ben più cospicua. Mentre fino ad
             allora, contento della sua abitazione entro le mura del palazzo,
             aveva vissuto senza avere una villa in campagna, ne acquistò una
             non molto lontana dalla città, che comprendeva vasti terreni
             coltivabili, prati e di boschi. Dato che quella villa non gli pareva

             abbastanza bella e confortevole, la fece demolire e la fece
             ricostruire senza alcun risparmio, per farne la dimora più bella
             dei dintorni. Vi si recava ogni giorno per sollecitare di persona
             il gran numero di operai che aveva messo all’opera, e non
             appena un appartamento fu completato, pronto per essere
             abitato, prese a trascorrervi parecchi giorni di seguito,
             compatibilmente con quanto gli consentivano le funzioni e i
             doveri della sua carica. Grazie alla sua sollecitudine, la villa fu
             presto completata, e con la stessa cura venne arredata con i

             mobili più preziosi, che dovevano corrispondere alla
             magnificenza della costruzione. Nel frattempo fece di sua mano
             il disegno del giardino, di cui curò l’esecuzione, secondo la
             moda seguita dai grandi signori di Persia. Vi aggiunse inoltre un
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