Page 195 - Bulbul Hezar
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davvero è morto. Ciò che ignoro, è come sia morto. – Ve lo posso
dire io, - riprese il derviscio, - è stato trasformato in una pietra
nera, come quelli di cui vi ho parlato, e voi dovete aspettarvi la
stessa metamorfosi, a meno che non osserviate più attentamente
di lui i buoni consigli che gli avevo dato, nel caso che insistiate nel
non voler rinunciare alla vostra risoluzione, mentre io voglio
ancora consigliarvi ed esortarvi a non proseguire. - Derviscio – lo
interruppe il principe Perviz, - non posso manifestarvi quanto io vi
sia debitore per come vi preoccupate per la mia vita, nonostante io
non sia per voi altro che uno sconosciuto, che non ha fatto nulla
per meritare tanta benevolenza. Ma voglio dirvi che prima di
decidermi a intraprendere questa ricerca ho riflettuto bene, e non
vi posso rinunciare. Per questo vi supplico di accordarmi la stessa
grazia che avete concesso a mio fratello. Forse riuscirò meglio di
lui a seguire le istruzioni che attendo da voi. – Siccome non posso
riuscire – disse il derviscio, - a convincervi che fareste meglio a
rinunciare alla vostra determinazione, se la mia tarda età non me
lo impedisse e se riuscissi a reggermi in piedi, ora mi alzerei per
darvi la palla che ho qua dentro e che vi deve servire da guida.
Dispensando il vecchio eremita dal continuare, il principe Perviz
smontò da cavallo, e gli si avvicinò. Allora il derviscio estrasse una
palla dal sacco dove ce n’erano molte altre, e gli disse quale
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