Page 72 - L'Augel Belverde

dalle risa non si potevano astenere. Ma affanno
e sospizzione non picciola crebbe allora alla
nequitosa madre ed alle sorelle, perciò che
dubitavano forte della vita sua. Finito il canto
ed il ballo, l’ugel bel verde cominciò parlare, e
disse:
— O sacro re, che meritarebbe colui che di
duo fratelli e di una sorella la morte procurata

avesse?
A cui l’astuta madre del re primamente
rispose:
— Non altro che il fuoco —; e parimente
tutte le altre cosí risposero. E allora l’acqua
che balla ed il pomo che canta alzorono la
voce dicendo:

— Ahi falsa madre di nequizia piena, te stessa
la tua lingua condanna! e voi malvagie e
invidiose sorelle con la comare a tal suplicio
insieme dannate sarete.
Il che udendo, il re rimase tutto suspeso. Ma
l’ugel bel verde, seguendo il suo parlare,
disse:
— Sacra Corona, questi sono i tre tuoi
figliuoli che sommamente hai desiderati.

Questi sono i tuoi figliuoli che nella fronte la
stella portano. E la loro innocentissima madre
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