Page 62 - L'Augel Belverde
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gli occhi or quinci or quindi, vide li fratelli
            conversi in due statue che la loro effigie
            tenevano; di che tutta stupefatta rimase. E
            scesa giú del cavallo e avicinatasi a l’albero,
            stese la mano, e a l’ugel bel verde puose le
            mani adosso. Il quale poi che di libertà privo si
            vide, di grazia le dimandò che lo lasciasse
            andare e non tenerlo, che a tempo e luogo di

            lei si ricordarebbe. A cui Serena rispose non
            volerle in modo alcuno compiacere, se prima
            gli suoi fratelli al suo primo esser restituiti
            non erano.Allora disse lo ugello:
            — Guatami sotto l’ala sinistra, e troverai una
            penna assai piú dell’altre verde, con certi segni
            gialli per dentro, prendila e vatene alle statue

            e con la penna toccavi gli occhi ché, tantosto
            che tocchi gli arrai, nel primo stato che erano
            i fratelli ritorneranno vivi.
            La giovane alzatagli l’ala sinistra, trovò la
            penna come l’uccello detto le aveva, e
            andatasene alle figure di marmo, quelle ad una
            ad una con la penna toccò, e subito di statue
            uomini divennero. Veduti adunque nella
            pristina forma i fratelli ritornati, con somma

            allegrezza gli abbracciò e basciò. Avendo allora
            Serena avuto lo desiderato intento suo, ____


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