Page 143 - L'Aquila d'oro
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schiera infiammato di collera contro
il re di Aragona, e queste due schiere
scontrandosi parevano demoni
dell'inferno, per la tempesta e le
grida disumane che si levavano da
entrambe le parti, dando e
prendendo colpi di smisurata forza,
tanto che le scintille salivano per
l'aria. Il re di Aragona si gettò lo
scudo dietro ai fianchi, e impugnata
la spada con entrambe le mani
tagliava tutto quello che gli capitava
davanti, così che tutti fuggivano
davanti a lui, perché nessuno poteva
reggere i suoi grandissimi colpi; e
molti baroni e conti morirono per
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