Page 142 - L'Aquila d'oro
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andava per lo campo come un
dragone e quasi innanzi gli fuggía
ogni persona.
Veggendo questo, lo ’mperadore
mosse la schiera sua con un animo
adirato inverso il re di Raona, e
riscontrandosi insieme le dette due
schiere, pareano dimoni di ninferno,
tant’erano le smisurate strida e le
tempeste che l’una parte e l’altra
facea, dando e togliendo que’ colpi,
che ’nfino all’aria n’andavano le
faville. Il re di Raona si gittò lo
scudo dietro alle reni, e arecòssi la
spada a due mani, e vien tagliando
ciò che dinanzi se li parava, e
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