Page 109 - L'Aquila d'oro
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con forza l'altro; poi, spezzate le
lance, impugnarono le spade
attaccandosi e vibrando colpi
poderosi sui rilucenti bacinetti, che
mandavano scintille fino al cielo,
tanto animosamente le due parti si
ferivano e si picchiavano.
Capitò che il destriero di
Arrighetto gli fu ucciso mentre
cavalcava, e cadde, ma lui subito si
rialzò, e con la spada in mano si
faceva largo. Lo attaccarono molti
dei cavalieri della morte, e nessuno
riusciva a prenderlo, ma il nobile
Prinzivalle correndo per il campo
per caso si trovò di fronte a lui, e si
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