Page 17 - Le figlie dell'erbivendolo
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io voglio donare loro una borsa che ogni volta
           che si apre dà tanti denari.» E la terza dice: «E
           io gli regalo questo anello che cambierà colore
           quando uno dei tre si troverà nei guai, così gli
           altri due lo sapranno.» E se ne andarono.
           La cerva si mise ad allattare i piccolini, e i
           piccolini     cominciarono a crescere a vista
           d’occhio, e pensare che il loro padre era in
           guerra! Passa un anno, ne passano due, ne
           passano tre: diventarono grandicelli. Arrivò il
           padrone della cerva e disse: «Ora voialtri siete
           grandicelli, come fate a restare qua?» «Va
           bene,» dice uno dei fratelli, «ora vado in città a
           trovare una casa dove possiamo abitare.»
           «Bada,» gli disse la cerva, «se affitterai una casa,
           devi sceglierne una che sia davanti al palazzo del
           re.» E così, andò in città e prese in affitto un
           palazzo. Non gli mancavano i danari, pagò quel
           che c’era da pagare. E poi comprò sedie, letti,
           divani: si procurò quel che ci voleva. Arredò la
           casa e la fornì di ogni cosa, proprio come se fosse
           stato il re in persona: carrozze, cavalli e tutto
           quello che si poteva desiderare.
           Quando le loro zie videro questi tre giovani,
           immaginatevi lo spavento che si presero! «Sono
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