Page 49 - Bulbul Hezar
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La sorella più piccola, che oltre a essere bellissima, aveva molta
più grazia e intelligenza delle sorelle maggiori, parlò così: - Io
non rivolgo i miei desideri a cose di poco conto, volo più in
alto, e visto che si parla di desiderare, io vorrei essere la moglie
del sultano: gli darei un principe con i capelli da una parte
d’oro e dall’altra d’argento, ogni volta che piange, le sue
lacrime sarebbero perle, e ogni volta che sorride sulle sue
labbra vermiglie apparirebbe un bocciolo di rosa appena
schiuso.
Questi desideri, soprattutto quello della più piccola, colpirono
tanto il sultano Khosrou Shah che decise di accontentare le tre
sorelle. Senza manifestare le sue intenzioni al gran visir, lo
incaricò di prender nota accuratamente della casa, per andare a
prelevare le sorelle e portargliele tutte e tre il giorno seguente.
L’indomani il gran visir, eseguendo l’ordine, diede alle sorelle
appena il tempo di vestirsi per comparire davanti al sultano,
dicendo loro soltanto che Sua Maestà voleva vederle. Le
condusse quindi a palazzo, e quando le ebbe presentate al
sultano, Khosrou Shah pose loro questa domanda: - Ditemi, vi
ricordate i desideri che avete espresso ieri sera, quando eravate
tanto di buon umore? Non negateli, voglio saperli.
Queste parole del sultano misero in confusione le tre sorelle, che
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