Page 351 - Bulbul Hezar
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figlia; abbracciateli con la stessa tenerezza con la quale io già li
             ho abbracciati, sono degni di me e sono degni di voi! – Furono

             sparse lacrime in abbondanza in questi abbracci così
             commoventi, in particolare da parte della sultana, per la
             consolazione e la gioia di abbracciare i principi suoi figli e la
             principessa sua figlia, per i quali aveva patito tante afflizioni,
             tanto a lungo.
             I due principi e la principessa avevano fatto preparare un
             magnifico pranzo per il sultano, per la sultana e per tutta la

             corte. Si misero a tavola, e dopo pranzo il sultano portò la
             sultana nel giardino, dove le fece osservare l'albero armonioso,
             e il bell’effetto dell'acqua color dell’oro. Quanto all'uccello
             Bulbul Hezar, la sultana lo aveva già visto nella gabbia, e il
             sultano gliene aveva descritta la sorprendente virtù durante il
             pranzo.
             Quando non ci fu più nulla che lo trattenesse oltre, il sultano
             rimontò a cavallo; il principe Bahman lo accompagnava alla sua
             destra e il principe Perviz a sinistra; lo seguivano la sultana e la

             principessa che cavalcava accanto a lei, a sinistra. In questo
             ordine, preceduti e seguiti dai dignitari di corte, ciascuno
             secondo il proprio rango, si rimisero in cammino verso la
             capitale. Quando furono vicini alla città, affluì lungo il loro
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