Page 117 - Bulbul Hezar
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Appena fu seduta, prima che cominciasse a parlare, una delle
             cameriere della principessa portò una piccola tavola bassa,

             intarsiata di madreperla ed ebano, con un bacile di porcellana
             tutto pieno di dolci, e altri piatti di porcellana ricolmi di frutta
             di stagione e di confetture e gelatine.
             La principessa prese uno dei dolci, e, offrendolo alla devota, -
             Mia buona madre - disse, - prendete, mangiate, e scegliete fra
             questi frutti quelli che più gradite; dovete mangiare, dopo il
             lungo cammino che avete fatto per arrivare fino a qua. -

             - Signora - rispose la devota, - non sono abituata a mangiare
             cose tanto raffinate, e se le mangio, è per non rifiutare quel che
             Iddio mi manda per il tramite di una mano generosa come la
             vostra.-
             Mentre la devota mangiava, la principessa, che prendeva anche
             lei qualcosa da mangiare per stimolarla col suo esempio, le
             faceva molte domande sui suoi esercizi di devozione e sul suo
             modo di vivere, alle quali la donna rispondeva con grande
             modestia; e, di discorso in discorso, la principessa infine le

             chiese come le sembrava la casa nella quale si trovava, e se era di
             suo gusto.
             - Signora - rispose la devota, - bisognerebbe avere un pessimo
             gusto per riuscire a criticarla; è bella, amena, arredata magni-
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