Page 31 - L'Augel Belverde
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aveva la vista di un'aquila, li guardò bene in
            viso, e quando vide che avevano una stella
            d'oro in fronte, sentì un'agitazione che gli
            sconvolgeva il cuore, perché quei tre giovani
            potevano essere i suoi figli. Così si fermò e
            chiese: "Chi siete? E da dove venite?". Loro
            risposero con umiltà: "Noi siamo poveri
            forestieri venuti ad abitare nella tua città", e

            il re disse: "Ne sono molto lieto. Come vi
            chiamate?". Il primo rispose: "Salvo", e il
            secondo: "Il mio nome è Fluvio". "E io,"
            disse la sorella, "mi chiamo Serena". "Vi
            prego di venire tutti insieme a pranzo da
            me". Disse allora il re. I giovani erano
            arrossiti, e siccome alla regale richiesta non

            si poteva dire di no, accettarono l'invito.
            Il re, tornato a palazzo, disse a sua madre:
            "Signora, oggi mentre ero a passeggio per
            svagarmi un po', ho incontrato per caso due
            bei giovani e una fanciulla piena di grazia, e
            tutti e tre avevano una stella d'oro in fronte:
            se non mi sbaglio sembrano quelli che mi
            aveva     promesso      la    regina    Chiaretta".
            Sentendo queste parole la vecchia scellerata

            si mise a ridere forte, ma in cuor suo sentì
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