Page 30 - L'Aquila d'oro
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tu arai sognato ».
            E stante un pezzo, e Arighetto
          tornò soavemente al letto, e con
          molta dolcelza la baciò, dicendo
          pianamente: « Anima mia, nonne
          avere paura ».
            La fanciulla fu desta e misse un
          grande strido. Le cameriere tutte si
          levarono, dicendo: « Che hai tu, che
          non fai altro che sognare? »; e poso
          mente all’uscio e le finestre, e
          trovandole serrate, e non veggendo
          niente, cominciarono a fare romore
          con costei, dicendo: « Se tu ci farai
          piú motto, noi il direno alla maestra
          tua. Come! E che pazzie son queste
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