Page 29 - L'Aquila d'oro
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dall’uccello, e piano piano si
          avvicinò a lei e baciò la sua guancia
          bianca come la neve e rossa come il
          sangue.
            La fanciulla si svegliò di colpo e
          piena di paura dapprima mormorò:
          «Salve Regina, madre di mise-
          ricordia...», e poi chiamò una delle
          sue cameriere. In quel momento
          Arrighetto tornò dentro l’uccello.
            La cameriera si alzò, e le chiese:
          «Che cosa avete, principessa?»
            Lei disse: «Ho sentito che accanto
          a me c’era qualcuno, e mi toccava il
          viso».




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