Page 130 - L'Aquila d'oro
P. 130
E cosí correndo per lo campo,
s’abattè in messer Arighetto, il quale
conoscendo e veggendolo così
innaverato gli disse: « Omè, signor
mio, che è questo?"
Disse il Patriarca: « Figliuol mio,
sferrami, ch’io son morto » (di ch’e’
subito lo sferrò); e poi gli disse: « Io
non veggio quasi lume, e però tura e
fascia molto bene questa ferita, e poi
mi mena dov’è la folta battaglia, che
per certo, innanzi ch’io muoia, ne
moranno parecchi ».
E cosí fu; che, poi che l’ebbe con
molte lacrime fascito, il vosse
baciare e dargli la sua benedizione; e
_
130