Page 103 - L'Aquila d'oro
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secondo e il terzo e il quarto, e il
          buon Federico primo Barbarossa, e
          Arrigo quinto di Soavia, e Otto
          quarto di Sassonia, e tanti altri
          antenati nostri. Perciò siate valorosi e
          forti nel far abbassare l'orgoglio di
          questi Gallici Tramontani, che con la
          loro superbia hanno osato venire fin
          nelle nostre terre per divorarci».
            Così andava anche il patriarca
          d'Aquilea tra le schiere, benedicendo
          col segno della croce, perdonando a
          ciascuno i suoi peccati e dicendo:
          «Ciascuno di voi combatta con
          fierezza, che noi saremo vincitori».




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