Page 102 - L'Aquila d'oro
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Federigo primo, ed el quinto Arrigo
          di Soavia, ed Otto quarto di Sansogna
          ed altri nostri passati assai »; e cosí
          confortando e pregando baroni e
          cavalieri che dovessono essere valorosi
          e gagliardi e attutare il rigoglio e
          l’audacie di que’ Gallici tramontani, «
          i quali sono venuti per la loro superbia
          infino nelle patrie nostre per volerci
          divorare ».
            E cosí medesimamente andava il
          Patriarca d’Aquilea per le schiere
          segnando e perdonando a ciascuno i
          suoi peccati dicendo: « Ognuno
          combatta francamente, che noi sareno
          vincitori ».____


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