Page 29 - L'orsa
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a dopo aver parlato tanto, non a-
vendo ricevuto nemmeno un
piccolo cenno di risposta, si ributtò a letto, gli
venne un male terribile, e i medici dissero che
forse non c'era più nulla da fare. La mamma,
che non aveva altro che lui, seduta accanto al
letto gli disse:
- Figlio mio, da dove viene questa disperazione
furiosa? che cos'è questa nera malinconia che ti
prende? Tu sei giovane, sei amato, sei grande,
sei ricco: cosa ti manca, figlio mio? parla, a chi
non bussa non si apre la porta. Se vuoi una
sposa, tu la scegli e io la procuro, tu compri e
io pago. Non vedi che il tuo male fa male anche
a me? Se il tuo polso batte forte, a me viene il
batticuore, se bruci di febbre io mi sento andare
in fumo il cervello, perché al mondo io non ho
che te, figlio mio.
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