Page 8 - Il Gatto Mammone
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zioni di quelle arpiacce, e invece di diventar
brutta per gli strapazzi, pareva che ugni giorno la
bellezza gli s’ accrescessi ’n su tutta la persona.
Dice una mattina la mamma alla brutta : – “ Sa’
tu quel che ho pensato ? Mandiamo la Caterina a
pigliare lo staccio dalle Fate, che gli sgraffieranno
il grugno ; e accosì lei imbruttirà e nissuno la
guarderà più quant’ è lunga. ” – “ Sì, sì! ” –
scramò la Brutta, gongolando di gioja maligna. – “
Le Fate sono cattive e loro te l’acconceranno per
il dì delle feste. ” – Subbito la vecchia chiama la
Caterina : – “ Su, via, sguajata! C’è da fare il pane
stamattina, e no’ nun s’ ha ’n casa nemmanco un
po’ di staccio per ammannire la farina. Isderta!
Va’ dalle Fate dientro al bosco e domandagli lo
taccio in prestito. Sbrigati, ninnolona ! ” –
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