Page 22 - Il Gatto Mammone
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qua, gnamo ! farò io, farò io. ” – E pigliato il
           lavoro de’ gatti in quattro e quattr’ otto lo finì.
           Poi in cucina rigovernò, spazzò, rimesse a ordine
           tutti gli attrazzi : la cucina pareva doppo un
           salotto. Chiamorno allora il Mammone e i gatti
           miaulando gli dicevano : – “ A me ’gli ha cucito. ”
           – “ A me ’gli ha fatto la calza. ” – “ A me ’gli ha
           rigovernato. ” – e accosì raccontorno tutti al
           Mammone gli ajuti della Caterina, e ’n quel
           mentre saltavano a balziculi dal gran piacere
           dappertutta la stanza.
             Il gatto Mammone, quand’ ebbe sentuto l’
           opere della Caterina, gli disse : – “Che vòi da
           culizione ? Pan nero e cipolle, oppuramente,
           panbianco con del cacio ? ” – “ Oh ! datemi pan
           nero e cipolle, ” – arrisponde la Caterina. – “ Nun
           sono avvezza a mangiare altro. ” – Ma il ____


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