Page 11 - La Gatta Cenerentola
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gia e indiavolata femmina, questa
maledetta cominciò ad avere in
odio la figliastra, facendole cére
brusche, visi torti, occhiate di
cipiglio, da darle il soprassalto per
la paura.
La povera fanciulla si lamentava
sempre con la maestra dei
maltrattamenti della matrigna,
conchiudendo: « Oh Dio, e non
potresti esser tu la mammina mia,
tu che mi fai tanti vezzi e carezze?».
E tante volte le ripeté questa
cantilena, che le mise una vespa
nell’orecchio, sicché, accecata dal
diavolo, la maestra finì col dirle:
« Se vuoi fare a modo di questa te-
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