Page 205 - Bulbul Hezar
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a quando il principe Perviz era partito, la principessa
Parizade non aveva passato giorno senza prendere in mano il
rosario che aveva ricevuto dal fratello minore, e ogni volta che
non era impegnata in altri compiti recitava la preghiera facendo
scorrere i suoi grani uno dopo l’altro. In quel tempo non lo aveva
lasciato nemmeno di notte: ogni sera, prima di addormentarsi, se
lo metteva al collo, e al mattino, appena si svegliava, lo prendeva
in mano per controllare i grani, per vedere se si muovevano, uno
dopo l’altro. Quel giorno, quando il principe Perviz, subendo lo
stesso destino del principe Bahman, era stato trasformato in una
pietra nera, mentre si faceva scorrere il rosario fra le dita come al
solito, recitando la preghiera, si accorse d’improvviso che i grani
non obbedivano più al movimento che lei imprimeva loro, e
seppe senza poterne dubitare che questo le annunciava la morte
del principe suo fratello. _
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