Page 155 - Bulbul Hezar
P. 155
Il derviscio non fece obiezione alla proposta del principe e lo
lasciò fare, e quando il principe ebbe finito e vide che il
derviscio aveva la carnagione fresca e sembrava molto meno
vecchio di quanto non fosse realmente, gli disse: - Buon
derviscio, se avessi uno specchio vi farei vedere come siete
ringiovanito. Ora siete un uomo, mentre prima non si capiva
che cosa foste.
Queste gentilezze procurarono al principe Bahman un sorriso e
una cortesia da parte del derviscio. – Signore, - gli disse, -
chiunque voi siate, vi sono molto obbligato per il buon servizio
che avete voluto rendermi. Sono pronto a darvi prova della mia
riconoscenza in ogni cosa che possa dipendere da me. Voi siete
sceso da cavallo perché un vostro bisogno vi ha costretto a farlo.
Ditemi di che si tratta, e cercherò di accontentarvi, per quanto
mi è possibile.
- Buon derviscio, – disse allora il principe Bahman, - io vengo
da lontano e cerco l'uccello che parla, l'albero che canta e
l'acqua color dell'oro. So che queste tre cose sono in qualche
parte in questo luogo, ma non so di preciso dove siano. Se voi lo
sapete, vi scongiuro d'insegnarmi quale strada devo seguire,
perché io non prenda quella sbagliata invece di quella giusta,
affinché non perda il frutto del lungo viaggio che ho intrapreso.
155