Page 151 - Bulbul Hezar
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abbiamo visto.
             Il principe Bahman, che fin dalla mattina era stato attento a

             vedere se incontrava qualcuno dal quale informarsi sul luogo
             dove aveva in animo di recarsi, quando arrivò accanto al
             derviscio si fermò, visto che era il primo che incontrava, e
             smontò da cavallo per seguire le istruzioni che la devota aveva
             dato alla principessa Parizade. Tenendo il cavallo per la briglia,
             si avvicinò ancora al derviscio, e salutandolo disse: - Buon
             padre, che Dio prolunghi i vostri giorni ed esaudisca i vostri

             desideri!
             Il derviscio rispose al saluto del principe, ma in modo tanto
             poco comprensibile che lui non capì nemmeno una parola.
             Bahman comprese che l’impedimento dipendeva dai baffi che
             coprivano la bocca del derviscio, e non volendo procedere
             senza ricevere da lui le istruzioni di cui aveva bisogno, prese le
             forbici che aveva con sé, e dopo aver legato il cavallo a un ramo
             dell'albero, disse:
             - Buon derviscio, io vi devo parlare, ma i vostri baffi mi

             impediscono di capirvi. Per questo vorrei, vi prego di
             lasciarmelo fare, sistemarvi i baffi e anche le sopracciglia, che vi
             sfigurano e vi fanno somigliare più a un orso che a un essere
             umano.



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