Page 46 - L'Aquila d'oro
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la ricevette nelle braccia, dicendo: «Io
sono il piú contento uomo che sia al
mondo, veggendo ch’io ho quel piacere
ch’i’ho tantotempodisiderato».
E cosí gli narrò tutto il fatto com’egli
era con tante dolcissime parole, che
pareano viuole ulezzanti, mescolati con
saporiti e amorosi baci. E non si
potrebbe innarrare l’amore che di
nuovo si puosono. E cosí stettono piú e
piú dí e notti in questa maniera: e la
donna il tenea fornita di confetti e vini
che passavano le stelle. E l’orefice venia
spesse volte a vedere l’uccello, e parte
domandava Arrighetto se volesse niente.
Rispondeaognivoltacheno.
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