Page 33 - Panepinto
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«Tafar’e tammurro, pizze ’ngongole e
          cemmino». Le disse che le avrebbe
          dovute usare solo quando si fosse
          trovata in una condizione di estremo
          bisogno, se voleva trarne grandi
          benefici. Betta rimase meravigliata nel
          ricevere questo regalo senza sostanza,
          però si disse: "Chi ti alita in bocca non
          vuole farti morire e chi riceve non
          secca; le cose piccole ne formano una
          grande: chi può sapere quale fortuna è
          racchiusa in queste parole?" E con
          questo pensiero ringraziò la vecchia e
          si rimise in cammino.
            Dopo un lungo viaggio arrivò in
          una bella città che si chiamava
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