Page 53 - Jack e il fagiolo magico

e lo lasciò entrare. Prima Jack si trovò a seguirla in
una sala grande e bella, magnificamente arredata, poi
attraversarono molte stanze spaziose, tutte
lussuosamente arredate, anche se bisogna dire che
ognuna pareva deserta e abbandonata.
Poi passarono in una galleria lunga e buia, quel poco
di luce che c'era bastava appena a vedere che da un
lato al posto del muro c'era un'inferriata di ferro che
dava su una tetra prigione, dalla quale provenivano i
gemiti di quelle povere vittime che il crudele
Gigante teneva da parte per soddisfare il suo feroce
appetito.
Il povero Jack, mezzo morto di paura, in quel
momento avrebbe dato tutto l'oro del mondo per
ritrovarsi come sempre con sua madre, ma temeva
che mai più sarebbe stato possibile; così pensò che
era perduto, e cominciò anche a dubitare di quella
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