Page 13 - Griselidis
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Ma il suo tenero cuore generoso
Fu ancora più sensibile alla solida gloria
Di rendere felici le su genti.
Questo eroico temperamento
Era oscurato da un melanconico vapore,
Che, cupo e melanconico,
Gli faceva vedere in fondo al cuore
Il gentil sesso infedele e ingannatore.
Nella donna spendente di sublimi virtù
Vedeva un’anima colma d’ipocrisia
Uno spirito ebbro d’orgoglio,
Un nemico crudele che ad altro non aspira
Che a esercitare un dominio sovrano
Sull’infelice che a lei si affida.
Il costume diffuso in tutto il mondo,
Dove si vedono solo mariti dominati o traditi,
Congiunto al clima geloso del Paese,
Ne accrebbe ulteriormente l’odio profondo.
Così giurò più volte che mai
Avrebbe obbedito ai vincoli nuziali,
Anche se il Cielo con grande tenerezza
Gli avesse procurato una nuova Lucrezia.
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