Page 21 - Biancaneve e i sette nani
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piangere e lo supplicò di non toglierle la vita.
Giurò che si sarebbe addentrata ancor più nel
bosco, e che non avrebbe mai fatto ritorno.
Il cacciatore ebbe compassione della piccina,
perché era tanto bella, e pensò: "Di certo le
bestie feroci non ci metteranno tanto a divorarla,
così sparirà, ma non sarò stato io a ucciderla".
Proprio in quel momento vide passare un giovane
cinghiale, lo uccise, gli estrasse il fegato e i
polmoni e li portò alla regina come prova della
morte di Biancaneve. Quella li mise in salamoia,
poi li cucinò e se li mangiò, convinta di aver
mangiato il fegato e i polmoni di sua figlia.
Intanto la piccola Biancaneve, abbandonata nel
fitto bosco, era terrorizzata, e cominciò a correre
e correre, scivolando su pietre aguzze e
graffiandosi fra i rovi. Finalmente, quando il sole
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