Page 10 - The Green Beaubird
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avessi il maestro di casa del re per mio marito,
            mi do sto vanto, che io con un bicchiere di
            vino saziarei tutta la sua corte. — Ed io —
            disse Lionella, — mi do sta lode, che se io
            avessi il secretissimo cameriere del re per
            marito, farei tanta tela con un fuso del mio
            filo, che di bellissime e sottilissime camiscie
            fornirei tutta la sua corte. — Ed io — disse

            Chiaretta, — mi lodo di questo, che se io
            avessi il re per mio marito, gli farei tre figliuoli
            in un medesimo parto, duo maschi ed una
            femina; e ciascuno di loro arrebbe i capelli giú
            per le spalle annodati e meschi con finissimo
            oro, ed una collana al collo ed una stella in
            fronte. — Queste parole furono udite da uno

            dei corteggiani; il quale subito corse al re, e
            precisamente li raccontò ciò che le fanciulle
            avevano insieme detto. Il re, inteso cotal
            tenore, le fece a sé venire, e ad una ad una le
            interrogò, che detto avevano insieme quando
            erano nel giardino. A cui tutta tre con somma
            riverenza ordinatamente replicorono ciò
            avevano detto. Il che ad Ancilotto re molto
            piacque. Ed indi non si partí, che il maestro di

            casa Brunora prese per moglie, ed il cameriere
            Lionella, ed egli la Chiaretta. E ______


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