Page 29 - Il Re d'Arcolaio
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pollaio, e il principe bussò alla porticina.
           - Chi è? – chiese Nunziatella.
           - Apri, sono io - lui rispose, e lei aprì.
           Appena entrarono le fate, le pareti del capanno si
           rivestirono di drappi dorati, sulle coltri del letto
           apparirono ricami d’oro fino, e la culla del
           bambino diventò tutta d’oro. La stanza era
           illuminata a giorno, c’era una musica celestiale, e
           mentre le fate cantavano e ballavano, il giovane
           cullava il suo bambino cantando così:

                Se sapesse il Re d’Arcolaio
                Che sei il figlio di suo figlio,
                Saresti fasciato di fasce d’oro,
                Saresti cullato in una culla d’oro,
                E di notte non andrei via,
                Dormi, dormi, vita mia!



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