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Mario Ajazzi Mancini con Extimité
CARTELLO: IDEA DELLA PROSA
Il mondo messianico è il mondo di una totale e integrale
attualità. Solo in esso vi è per la prima volta una storia
universale. Ciò che si chiama oggi con questo nome può
soltanto essere una specie di esperanto. A essa non può
corrispondere nulla, prima che la confusione, che proviene
dalla torre di Babele, sia appianata. Essa presuppone la
lingua, in cui ogni testo di una lingua, viva o morta deve
essere integralmente tradotto. O meglio, essa stessa è
questa lingua. Ma non come scritta, piuttosto come
festosamente celebrata. Questa festa è purificata da ogni
cerimonia e non conosce canti di festa. Il suo linguaggio è
l’idea della prosa stessa, che è compresa da tutti gli uomini,
come la lingua degli uccelli dai nati di domenica. (Walter
Benjamin)
Il cartello si propone di interrogare la “questione della
lingua” – cosa significa parlare? – a partire dagli scritti di
WALTER BENJAMIN, in particolare «Sulla lingua in generale e
sulla lingua degli uomini» e «Il compito del traduttore»
(contenuti in Angelus Novus, Einaudi 1962 sgg.) e di
GIORGIO AGAMBEN, Potenza del pensiero, Neri Pozza 2005.